Come per ogni tipologia di carne, anche per lo speck vale la seguente regola: tagliare contro fibra, per avere fette più morbide.
Detto questo, però, non tutti sanno che il modo in cui si taglia lo speck ne modifica anche leggermente il sapore.
Per prima cosa, incide notevolmente la presenza o assenza della superficie speziata e affumicata, la crosta più scura. Se ti piace lo speck saporito, non eliminarla, ma taglia lo speck a fette molto sottili. La crosta speziata infatti, è molto dura, per cui c’è bisogno di tagliarla finemente per riuscire ad apprezzarla al meglio. Lo speck affettato finemente si gusta come farcitura nel panino della merenda, come stuzzichino durante l’aperitivo o come guarnitura di un piatto.
Se preferisci un sapore più delicato, è meglio rimuovere la crosta superiore oltre alla cotenna. Il pezzo così ottenuto può essere tagliato a fette, listarelle o cubetti, in base alla ricetta da realizzare. Infatti, lo speck al giorno d’oggi è entrato di diritto nelle cucine degli chef stellati, che lo usano per arricchire le loro ricette migliori.
Come tutte le specialità culinarie tradizionali, anche lo speck ha un modo ideale per essere affettato.
Come si taglia tradizionalmente lo speck?
Ecco come procedere secondo la tradizione: togliere la baffa o il trancio di speck dalla sua confezione e lasciarlo respirare per un’ora circa a temperatura ambiente; in questo modo svilupperà tutto il suo aroma inconfondibile. Taglia una fetta spessa ca. 3 cm e rimuovi la cotenna.
Se ti piacciono i sapori intensi, non rimuovere la crosta speziata. Se invece ti piacciono i sapori più delicati, rimuovi anche la crosta superiore.
Nel seguente video realizzato dal marchio Gustos True Taste, specializzato nella realizzazione e vendita di specialità gastronomiche e prodotti di alta qualità dell’Alto Adige, scopri come viene tagliato lo speck tradizionalmente.